domenica 28 novembre 2010



Cari bambini,i vostri amici topini vi vogliono raccontare delle curiosita' legate al Natale...in ogni angolo della Terra ogni bambino in questo magico periodo sogna che i propri desideri si possano avverare...anche voi giusto?

Ma anche noi topini Diddl sogniamo e mandiamo le letterine a Babbo Natale come farete voi!!!


In Russia il Natale si festeggia il 7 gennaio, ma la festività più sentita è capodanno, la notte del 31 dicembre arriva Died Moròz, Nonno Gelo, e porta i regali.


Le tradizionni natalizie più diffuse nel mondo sono senz'altro il presepe e l’albero di natale. Mentre il presepe è di tradizione cattolica, l'albero è di tradizione nordica, ma ha assunto il ruolo di comprimario anche in tutte le famiglie cristiane.


Con riguardo alle feste di Natale, l’Inghilterra non vanta grosse tradizioni culinarie. Case e chiese vengono ornate con piante sempre verdi, come agrifoglio e vischio, mentre tutte le case ospitano l’albero di Natale da addobbare il giorno della vigilia e da tenere in casa per non più di 12 giorni, per motivi scaramantici.


Anche in Francia la festa più attesa e magica dell’anno viene vissuta con grande interesse e all’insegna di tante tradizioni. Grande interesse viene prestato al presepe, le cui statuine sono curate nei minimi particolari. Non mancano tipici dolci natalizi, come il “Tronchetto di Natale”, che richiama il ceppo che si accende per riscaldare il Bambino Gesù, e la “Torta dei re”.


I cristiani hanno datato la nascita dei Cristo nei giorni del solstizio d’inverno per simboleggiare la venuta sulla terra di Colui che avrebbe sconfitto le tenebre e quindi il male. Da qui una serie di tradizioni che si tramandano nel tempo.


Il presepe risale al 1200 ad opera di San Francesco: La vigilia di Natale la famiglia si riunisce intorno al Presepe per deporre il Bambino Gesù nella mangiatoia.


È Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano; ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare un altro; ogni volta che volgi la schiena ai princìpi per dare spazio alle persone; ogni volta che speri con quelli che soffrono; ogni volta che conosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza. È Natale ogni volta che permetti al Signore di amare gli altri attraverso te… (Madre Teresa)


L’albero di Natale
E’ quasi impossibile immaginare il Natale senza albero e per fortuna si possono comprare grandi e convenienti alberi dovunque in città. L’ispirazione dell’albero di Natale deriva dalla Germania, dove molti molti anni fa nacque la tradizione di segare un abete e metterlo in soggiorno durante il periodo di Natale. Il più diffuso albero di Natale è l’abete. L’abete è il simbolo dell’albero di Natale. Si possono anche usare i pini che hanno aghi più morbidi e più piatti e che durano più a lungo. Se si vuole rinunciare all’abete tradizionale, si possono scegliere rami di abete argentato, di colore verde-blu con aghi argentati, usati spesso per decorare le vetrine dei negozi. Un’altra pianta molto usata per le decorazioni è il vischio, infiocchettato e decorato con spruzzi di neve si regala in rami o dentro vasi.
Quello che ti insegnano sin dai primi anni della scuola, è che il presepe è un simbolo natalizio cristiano, mentre l’albero di Natale ha origini pagane, ma è quest’ultimo che non manca mai nelle case degli italiani e che scatena la fantasia degli amanti di tale periodo dell’anno. Da dove deriva, dunque, l’usanza di addobbare un arbusto sempreverde e riempirlo di regali e luci colorate? Rappresenta un pò il rinnovarsi della vita e la sua origine si perde nella notte dei tempi, anche se fu nel Medioevo che cominciò a diventare un elemento immancabile delle festività di fine anno ed, in seguito è stato assimilato dal Cristianesimo. Nei tempi relativamente moderni, si pensa che sia stato rivalutato già nella Germania del XVI secolo, periodo in cui l’albero veniva addobbato con mele, noci, datteri e fiori di carta, mentre i piccoli aspettavano i regali da Babbo Natale. A tal proposito, nella stessa città di Riga, esiste una targa scritta in otto lingue che racconta come nel 1510, proprio qui sia stato addobbato il “primo albero di Capodanno“. Sempre in Germania, già nello stesso periodo ci si divertiva il 24 dicembre con il “gioco di Adamo e di Eva“, di carattere religioso medievale, che prevedeva la presenza di alberi di frutta e simboli dell’abbondanza nelle principali piazze, a ricordo del Paradiso. Negli anni successivi si cominciò a preferire l’abete, considerato “magico” dal popolo, forse per la sua caratteristica sempreverde, donata da Gesù secondo un antico racconto, perchè proprio sotto uno di tali esemplari trovò rifugio, mentre era inseguito dai nemici. Sotto un abete, ancora, venivano posti i neonati portati “dalla cicogna”. Nel XVIII secolo, fecero il loro ingresso le candele sui rami, nell’area a nord del Reno, mentre a Vienna il primo fu addobbato nel 1816 per volere della principessa Henrietta von Nassau-Weilburg, ed in Francia nel 1840, introdotto dalla duchessa di Orléans. Ancora oggi nell’area tedesche tra mercatini di Natale ed eventi a tema, questa usanza è molto sentita, anche se come in tutta Europa, a partire dal dopoguerra, ha acquisito una valenza piuttosto commerciale e consumistica. A livello cristiano, infine, sotto il pontificato di Giovanni Paolo II, è stato deciso di allestire, ogni anno, un grande albero di Natale nel luogo cuore del cattolicesimo mondiale, piazza san Pietro a Roma.
Babbo Natale

Tutti i bambini italiani conoscono Babbo Natale come un vecchietto un pò grassoccio, con le gote rosse che porta i regali in un caldo vestito bianco e rosso e stivali neri. Ma chi è veramente Babbo Natale e da dove viene?
Il concetto di figura mitica che porta i doni ai bambini trae origine da San Nicola (o San Nicolò) un vescovo di buon cuore, risalente al quarto secolo, di cui tuttora il personaggio di Babbo Natale porta il nome (Santa Claus) nei paesi nordeuropei. Fin da bambino Nicola, dimostrò doti particolari e da adulto divenne vescovo di Myra, località dell’Asia Minore e qui fece grandi opere di bene. Una delle buone azioni, che poi lo collegò all’immagine del portatore di doni, fu di salvare una famiglia dalla povertà gettando del denaro di notte attraverso la finestra della loro casa. Ma Nicolò poteva fare ben più di questo: resuscitava i morti in nome di Dio e poteva salvare i marinai dalle tempeste. Per queste doti Nicolò fu nominato Santo e divenne il protettore dei marinai.

Originariamente Nicolò era un santo cattolico, ma durante la Riformazione Protestante i santi vennero aboliti. Tuttavia le autorità protestanti non riuscirono ad eliminare l’immagine di San Nicolò data la grande popolarità di cui godeva; quindi tolsero dall’icona il capello da vescovo e lo chiamarono Babbo Natale. In questo modo la tradizione si sparse in Nord Europa e nei Paesi protestanti e da lì negli Stati Uniti. Qui la tradizione fu divulgata soprattutto dai marinai olandesi sbarcati a New York, il nome olandese ”Sinterklaas” venne tramandato e trasformato fino a diventare ”Santa Claus” la traduzione di San Nicolaus – il Babbo Natale americano.

Oggi Babbo Natale è conosciuto in tutto il mondo come un vecchietto gioviale che porta i regali ai bambini. L’immagine di Babbo Natale fu utilizzata a scopi commerciali soprattutto dalla Coca Cola che lo disegnò per la prima volta in una sua pubblicità a partire dal 1930. In questa prima immagine l’omone aveva una lunga folta barba bianca, stivali neri, una calda giacca bianca e rossa e un grande sorriso.
Ci sono ancora dispute in corso per la vera origine di San Nicolaus. Originariamente Nicola proveniva dall’Asia minore, ma oggi la sua immagine è legata alla neve, e per questo sono soprattutto i Paesi Scandinavi e il Canada a competere per la partenità del Santo.

Dove conviene spedire le nostre letterine ?
L’indirizzo più utilizzato, circa 700.000 bimbi e non ogni anno, è quello Finlandese
Babbo Natale (Joulupukki in finlandese)Arctic Circle96930 RovaniemiFinland

mercoledì 24 novembre 2010



Piaciuto il viaggio attraverso il profumo dei fiori?
Da oggi,cari bambini,un'altra avventura per voi attraverso il magico Natale,la festa che aspettate con piu felicita vero?

Un viaggio nell'atmosfera colorata e fantastica ammantata di fiocchi di neve e tanto amore per tutti!!!

sabato 20 novembre 2010


STRELIZIA
Questo fiore, dalla forma curiosa e simile ad un uccello in volo, appartiene alla famiglia delle Musacee e in Inghilterra viene chiamato "Uccello del Paradiso" oppure "lingua di uccello". La varietà più famosa e conosciuta è la Strelizia Regina, creata in onore della regina Carlotta Sofia Mecklemburgh - Strelitz, consorte del Re Giorgio III d'Inghilterra. Per la sua bellezza, il suo carattere decorativo e imponente il fiore è simbolo di nobiltà e maestosità.



STELLA ALPINA
Il nome scientifico è Leontopodium Alpinum e appartiene alla famiglia delle Compositae. E' simbolo di coraggio per via dello sprezzo del pericolo che talvolta esso richiede per essere raccolto sulle rocce.

GLICINE
Pianta rampicante originaria della Cina, ma diffusasi in Europa nell'800. Ha fiori di color violetto, (il color glicine che tanto va di moda!) riuniti in grappoli, profumati e dolci (glikis in greco significa proprio "dolce"). Il significato di questi fiori proviene dalla Cina, dove simboleggia amicizia e disponibilità.

IRIS
c'è un messaggio per te... Nella simbologia dei fiori, l'Iris e' quello che porta con sè un significato antichissimo. Nell'antica Grecia era identificato come Iride, l'ancella di Era incaricata di portare agli umani i messaggi degli dei. Per scendere dall'Olimpo sulla Terra scivolava sull'arcobaleno, da qui il nome di Iris e il significato attribuito al fiore "portatore di messaggi"...

Camomilla
La Matricaria chamomilla ha ispirato da sempre il simbolo della forza nelle avversità. Nell'antichità i giardinieri avevano l'abitudine di piantare della camomilla vicino a piante debilitate e sofferenti al fine di rafforzarsi e da qui probabilmente è derivato il suo significato.
Ma la camomilla indica anche la... calma e la pazienza derivato da numerose leggende, abbastanza fantasiose che si narrano un po' in tutto il mondo. In ogni caso, che la camomilla sia il simbolo della forza nelle avversità e contemporaneamente della calma ne è testimonianza il fatto che nella tomba di Ramset II sono state trovate tracce di polline di camomilla probabilmente messe li per dare al faraone la forza e la calma per affrontare il viaggio verso l'altra vita.



MUGHETTO
Questo fiore simboleggia la felicità che ritorna, perchè essendo un fiore che sboccia a maggio simboleggia la primavera che annuncia la fine dell'inverno e dunque di ogni pena con il ritorno della serenità; si dice che l'usignolo a primavera aspetti le fioriture del primo mughetto per volare nel bosco a celebrare i suoi amori, i monaci, invece, usavano adornare l'altare con il mughetto che chiamavano scala per il paradiso per la particolare forma delle sue campanelle disposte come gradini lungo le scale.

TULIPANO

Il tulipano è un fiore originario della Turchia. Molto apprezzato nell'antichità da Turchi e Persiani, fu introdotto in Europa nel 1500 e divennero subito di gran moda in Olanda e in Inghilterra. I prezzi aumentarono al punto che solo i più ricchi potevano permetterseli e perciò il governo inglese dovette imporre un prezzo fisso per i bulbi. Nell'antica Persia simboleggiava l'amore puro e gli uomini usavano regalare tulipani per fare una dichiarazione d'amore alle loro donne.

Il significato del fiore varia a seconda del colore:

ROSSO = dichiarazione d'amore -

SCREZIATO= i tuoi occhi sono splendidi -

GIALLO = amore disperato

Vi sta piacendo,bambini,questo splendido viaggio tra i profumi di meravigliosi fiori ed erbe?

ORTENSIA
Nel linguaggio dei fiori rappresenta l'intenzione di sfuggire.È usato come nome femminile ed è un arbusto che predilige i luoghi ombreggiati.Ha grosse infiorescenze ad ombrello. I vari colori dei fiori, rosa, azzurro, blu, sono determinati dalla composizione del terreno e dagli additivi con i quali viene appositamente trattata.Le ortensie sono anche belle recise, da tenere in vaso e per farle durare più a lungo si possono fare essiccare, anche se con il tempo perdono un po' del loro colore.

NARCISO
I narcisi sono noti, nel linguaggio dei fiori, per essere il simbolo dei presuntuosi, degli egoisti e delle persone piene di sé.Il nome è greco. Cresce in tutte le zone dell'Europa Centrale.E' un bulbo con lunghe foglie, che partono direttamente dal bulbo stesso, e fiori bianchi o gialli, di varie forme e dimensioni.


GIGLIO
Nel linguaggio dei fiori il giglio bianco rappresenta candore della tenera età e dello spirito puro, non ancora corrotto.Appartiene alla famiglia delle gigliacee e ha una infiorescenza molto voluminosa ed un profumo molto intenso.


ANEMONE
Nel linguaggio dei fiori rappresenta il rimpianto.Narra la leggenda che Marte per gelosia uccise l'amante di Venere. Lei, disperata, lo fece rivivere sotto forma di un magnifico fiore, l'anemone.Sono molto numerose le varietà, usate a scopo decorativo. I fiori, pur non avendo profumo, hanno splendidi colori che vanno dal rosso al blu, al viola.

GERANIO
Il noto, colorato e super-coltivato geranio, a seconda del colore e del tipo, assume, nel linguaggio dei fiori, significati diversi.

GERANIO ROSSO:il geranio rosso è il fiore che rappresenta il conforto.

GERANIO ROSSO CUPO:il geranio con una tonalità rosso cupo è il simbolo della malinconia che cerca la consolazione.

GERANIO ROSA:il geranio rosa è il simbolo dell'affetto nascente.

GERANIO EDERA:il geranio con le foglie a edera simboleggia l'amicizia.

GERANIO RAMPICANTE:il geranio rampicante rappresenta, nel linguaggio dei fiori, la solidità e la stabilità.



BOCCA DI LEONE
Le bocche di leone hanno un aspetto altero.Forse è per questa ragione che nel linguaggio dei fiori simboleggiano l'indifferenza.


GAROFANO
Nel linguaggio dei fiori ha molti significati diversi, anche a seconda dei paesi. Rappresenta comunque il simbolo della dignità, della virtù e della nobiltà.È presente in tutta Europa da diversi secoli ed è uno dei fiori più ricchi di storia. Ad esempio in Francia Napoleone lo scelse per decorare i nastri della Legion d'Onore, mentre i nobili francesi che salivano alla ghigliottina lo portavano all'occhiello.

A seconda del colore può assumere significati diversi.


GAROFANO BIANCO:nel linguaggio dei fiori è una proclamazione di fedeltà eterna.

GAROFANO GIALLO:nel linguaggio dei fiori simboleggia l'indecisione e l'incertezza dei propri sentimenti in una scelta particolarmente impegnativa.

GAROFANO ROSA:nel linguaggio dei fiori è il messaggero di pensieri teneri ed affettuosi.

GAROFANO ROSSO:nel linguaggio dei fiori esprime un amore ardente e passionale.Il rosso è anche il colore che simboleggia la passione e che ricorda l'inferno.La leggenda narra che il garofano rosso sia nato dalle lacrime della Madonna.Mentre invece il garofano rosso in Giappone viene usato per indicare il lutto.

GAROFANI SCREZIATI OPPURE DI COLORE ASSORTITI:nel linguaggio dei fiori è un messaggio gentile, in modo particolare se sono raggruppati in un bel mazzo e dunque graditi alla vista.

MENTA
Nel linguaggio dei fiori simboleggia la memoria.È una pianta molto comune, talvolta anche infestante, che esiste in numerose varietà, con foglie dal colore verde intenso e molto profumate, con ampi impieghi in pasticceria, in profumeria e in fitoterapia.


BASILICO
Nel linguaggio dei fiori assume un significato insolitamente negativo, infatti rappresenta l'odio.È una pianta con numerose varietà, ha foglie verdi molto profumate, immancabile negli orti ma che cresce bene anche in vaso, molto usata in cucina e anche in erboristeria.


BIANCOSPINO
Nel linguaggio dei fiori rappresenta le lavandaie.La leggenda narra che la Madonna stendesse il bucato di Gesù Bambino su un cespuglio di biancospino. Poiché donava un profumo dolce al suo bucato la Madonna benedisse la pianta.Ha dei piccoli fiorellini bianchi, che emanano un profumo delicato ma intenso. Si racconta che sia la pianta preferita delle lavandaie.

MIMOSA
Nel linguaggio dei fiori è il simbolo della festa della donna.È uno dei pochi fiori a fiorire in quel periodo dell'anno, e cioè in marzo. In quell'occasione i poveri alberi vengono spogliati e i rametti sono appuntati nei capelli e nei risvolti delle giacche e al lavoro ogni scrivania ospita un rametto di soffici batuffolini gialli.Appartiene alla famiglia delle acacee, ed è originaria dell'America del Sud, dove si usava regalarla in occasione dei fidanzamenti.Mimosa è usato come nome femminile ed è il nome di una stella della Croce del Sud, che dista dalla terra 553 anni luce.





FIORDALISO
Il fiordaliso, detto anche Centaura o Cyanus, appartiene alla famiglia delle composite e cresce spontaneamente nei campi. Ha fiori azzurri che, secondo una tradizione popolare, distillati producono un'acqua salubre per la vista. Significato: nel linguaggio dei fiori è simbolo di "amicizia sincera".

PRIMULA
Nel linguaggio dei fiori simboleggia l'amicizia nascente.La primula fiorisce annunciando l'arrivo della bella stagione. E' una bella piantina erbacea perenne, che si presenta puntuale all'appuntamento con la primavera.Cresce spontanea e rigogliosa nelle zone di montagna e ha i fiori di numerosissimi colori.


PETUNIA
Le petunie, con i loro mille colori, da regalare in un bel vaso, nel linguaggio dei fiori sono la confessione di un amore che non è più possibile tenere nascosto.



PAPAVERO
E' bello guardare un campo di grano punteggiato dal rosso dei papaveri, induce a pensare all'estate che avanza. Ma purtroppo i papaveri, una volta raccolti, appassiscono nel giro di un attimo.Forse a causa della loro precoce decadenza e anche per le loro proprietà di allucinogeni, i papaveri, nel linguaggio dei fiori, sono considerati i paladini dei sogni premonitori e anche delle sorprese.


MARGHERITA
Nel linguaggio dei fiori rappresenta l'innocenza.Margherita è usato come nome femminile ed è anche il nome comune di numerose piante appartenenti alla famiglia delle composite.Le varietà si distinguono per altezza, per dimensioni del fiore e il diverso colore.Le foglie sono di colore verde intenso e i fiori sono periferici, con un grosso cuore giallo e petali a linguetta.

GIRASOLE
Nel linguaggio dei fiori simboleggia la fatuità della bellezza, ma ha anche una connotazione negativa, perché rappresenta anche la vaghezza.È una pianta erbacea annua, della famiglia delle composite. Il suo grande fiore ha la capacità di seguire il tragitto del sole per carpirne i raggi.


VIOLETTA
Nel linguaggio dei fiori ha un significato mutevole, ma parla soprattutto di amore e di intrighi femminili ad esso correlati.Ma la violetta è anche il simbolo di modestia, sincerità e amabilità.È usato come nome femminile. Ha un gambo molto corto, con un piccolo fiore, molto profumato, a cinque petali.Se ne ricava un'essenza profumata, che era molto in voga agli inizi del secolo scorso.

VIOLA DEL PENSIERO
Nel linguaggio dei fiori rappresenta il simbolo della Trinità.I simboli sono indicati nei tre colori presenti sui petali.È un fiore molto amato e coltivato per bordure e in cassette.
Nel linguaggio dei fiori la ROSA è simbolo per eccellenza della grazia e della bellezza.È il fiore che ha ispirato i poeti di tutto il mondo e che nel corso dei secoli l'hanno definita in tanti modi, come ad esempio: la "regina dei fiori", la "figlia del cielo" e la "gloria della primavera".Si dice che "ogni rosa ha la sua spina", poiché ogni cosa, anche quella più bella, ha necessariamente i suoi lati spiacevoli, e lo stesso significato ha il detto "non c'è rosa senza spine".Si usa dire che "se sono rose fioriranno", se le cose andranno come si spera.Le rose sono tradizionalmente regalate a San Valentino dagli innamorati, ma si usano anche per la festa della mamma.È una pianta antica e molto rustica, coltivata e incrociata in numerose varietà, che portano nomi a volte bizzarri e colori fantasiosi.A seconda del colore la rosa assume diversi significati.

ROSA BIANCA:nel linguaggio dei fiori rappresenta la purezza.
ROSA GIALLA ACCESA:nel linguaggio dei fiori la rosa gialla è il vessillo della gelosia.
ROSA GIALLA ORLATA DI ROSSO:nel linguaggio dei fiori indica l'amore tenero ed eterno.
ROSA GIALLA PALLIDA:nel linguaggio dei fiori esprime la titubanza in amore e richiede conferma.
ROSA ROSSA:nel linguaggio dei fiori è senza dubbio la messaggera di un amore passionale e travolgente. Il rosso rappresenta il colore dell'amore, della vita, del sangue e del fuoco. Era considerato anche il colore del Dio della Felicità, che dispensava la ricchezza agli uomini.
ROSELLINA SELVATICA:nel linguaggio dei fiori simboleggia l'innocenza.

venerdì 19 novembre 2010


A chi non piaccioni i fiori,con i loro splendidi colori o la fragranza dei loro profumi...i fiori vengono regalati per ogni occasione e sono sempre graditissimi ma lo sapete,bambini,che ogni fiore ha un suo particolare significato?
Venite con noi topini Diddl percorreremo un viaggio nella natura!!!

mercoledì 17 novembre 2010




Siete tutti invitati nella nuvoletta della fantasia,cari amici,noi Topini vi faremo divertire con giochi,poesie,storielle e quanto uscira' dai nostri cuori.

Tante bollicine colorate che faremo volare fino a voi ovunque voi siate,tante stelle filanti che ci uniranno nel segno di una piccola dose di folle felicita'.

Potrete salire sul nostro palcoscenico fatto di cuori,baci che significano...amore,affetto,amicizia,sincerita',rispetto....tutti valori stupendi che spruzzeremo nei vostri cuori,vi solleticheranno un po' e vi accompagneranno per sempre ma solo se li terrete stretti,stretti altrimenti voleranno nell'aria e nel cielo...e sara difficile riprenderli

martedì 16 novembre 2010


Ciao bambini,
benvenuti nel fantastico mondo dei Diddl,pieno di colori,divertimenti per tutti e tanta tanta allegria.
Li conoscete vero?Sono i vostri amici topini che vi accompagnano negli zainetti della scuola oppure durante i compiti......o ancora nelle vostre gite e nei vostri giochi con gli amici!!!
Tanti personaggi che vi abbracceranno col loro amore,ognuno vi raccontera' la sua storia....
siete pronti per partire?